Introduzione
Compatibilità: possiamo sintetizzare in questo concetto uno dei punti su cui Nikon da sempre si è impegnata, quindi permettere di utilizzare fotocamere, obiettivi o accessori non concepiti e/o prodotti nello stesso periodo tra loro.
Nikon ha sempre privilegiato la più estesa compatibilità a ritroso percorribile, quindi la possibilità di utilizzare un nuovo corpo o obiettivo con un vecchio obiettivo o corpo, questo proprio per permettere al nikonista di adeguare il proprio corredo senza dover necessariamente cambiarlo radicalmente ad ogni novità introdotta. Punto di forza ed esempio lampante di questo concetto di compatibilità è la baionetta F Mount: è l'innesto a baionetta per le ottiche concepito nel 1960 sulla prima Nikon F e che è rimasto ancora oggi sostanzialmente identico, come identica è rimasta naturalmente la baionetta sugli obiettivi. Nikon è l'unica azienda produttrice di reflex che ha mantenuto e mantiene tuttora la stessa baionetta di 50 anni fa.
In realtà molte cose sono cambiate, a cominciare dall'introduzione dell'autofocus con il motore all'interno della fotocamera, per passare all'inserimento dei motori del sistema AF all'interno degli obiettivi; il controllo del diaframma, prima esclusivamente meccanico, è passato a un controllo ibrido tra meccanico e elettronico con l'introduzione dei contatti CPU, mentre nelle ottiche dell'ultima generazione il controllo è diventato completamente elettronico.
Eppure, nonostante questi cambiamenti, anzi, queste rivoluzione, la compatibilità di innesto è rimasta. Se è vero che la compatibilità è innanzitutto rivolta al passato, ci sono comunque delle compatibilità inverse, che permettono di utilizzare anche il prodotto vintage insieme al prodotto dell'ultima generazione. Ed è proprio questo l'argomento di questa eXperience, come implementazione dei già numerosi argomenti trattati, ad esempio, nei precedenti:
Nikon D40, D40x e compatibilità obiettivi, Pinhole: istruzioni per fotografare senza obiettivo, Mettiamo un obiettivo AI su una Nikon.
Una compatibilità inversa e per certi versi estrema: montare delle ottiche Nikon F anche vecchie di cinquant'anni fa sulle reflex DSLR dell'ultima generazione. Certo, oggi non è davvero più possibile montare un'ottica dell'ultima generazione su una vecchia reflex Nikon a pellicola, ma ci sarebbe davvero poco sapore a montare un'ottica dell'ultima generazione su un vecchio corpo macchina.
Al contrario, montare una vecchia ottica su una macchina dell'ultima generazione, ossia permettere a un sensore dell'ultima generazione di guardare attraverso un vetro con mezzo secolo di storia sulle spalle è certamente più affascinante.
Non va dimenticato che Nikon ha mantenuto una piena compatibilità tra le ottiche AI e AIS e le reflex DSLR prosumer e professionali, permettendo addirittura all'utente di crearsi il proprio personale database di obiettivi AI sulla propria DSLR dell'ultima generazione; questo significa naturalmente che Nikon ha anche ascoltato una precisa esigenza del mondo dei nikonisti che gradiscono e apprezzano, per determinate situazioni, l'utilizzo di vetri manual focus sulle proprie DSLR dell'ultima generazione.
Qui non solo il vetro è manual focus ma è davvero vintage, tanto nell'aspetto che nei materiali allora impiegati, nella costruzione ottica come nei trattamenti antiriflesso. Vetri otticamente ampiamente superati dalle ottiche dell'ultima generazione, ma non certo nel loro fascino vintage e comunque ancora oggi in grado di dare una qualità insospettabile anche impiegati con i più severi tra i sensori.
C'è poi anche una nota economica: oggi trovare un vecchio obiettivo F da 50mm o 55mm ultraluminoso f/1.2 non è difficile, spesso si trovano in eccellenti condizioni d'uso, e a un prezzo finale decisamente differente rispetto naturalmente a un'ottica di pari focale e luminosità dell'ultima generazione.
Provando e riprovando, abbiamo poi scoperto, come tra poco leggerete, che la piena compatibilità di innesto con le ottiche Nikon F è con le DSLR insospettabili, vale a dire e innanzitutto le ultimissime Nikon D3000 e Nikon D5000, certamente più per caso che per intenzionalità della stessa Nikon, per la precisione proprio per una certa semplificazione costruttiva proprio nella baionetta F Mount di queste macchine.
Siamo in un vorticoso pieno e incondizionato progresso: cellulari, computer, le stesse fotocamere sono già passato prossimo nel momento in cui vengono presentate al mercato. Per una volta, poter rispolverare un prodotto con mezzo secolo di storia e di utilizzo alle spalle e utilizzarlo in piena compatibilità è anche un modo per fermare, almeno per un momento, la grande giostra/mercato mondiale dell'elettronica di consumo.
Nell'augurarvi buona lettura, vi possiamo assicurare che fotografare con una DSLR dell'ultima generazione attraverso lo stesso tipo di obiettivo che usavano i reporter durante la guerra del Vietnam – giusto per fare un esempio – piuttosto che i più famosi fotografi di moda degli anni 60 – vedete o rivedete Blow Up di Michelangelo Antonioni - è davvero una eXperience.
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Ritorna il vinile?
Pare che le vendite dei CD musicali siano a dir poco rallentate: per certo oggi è più facile scaricare brani dalla rete web, e pochi o nessuno riproducono ormai i CD che di solito vengono convertiti in MP3, VQF, AAC, FLAC e caricati nei rispettivi lettori. Ma al contempo si sta risvegliando il mercato del vinile, sia vintage che di stampi nuovi di zecca e in parallelo si sta risvegliando perfino il mercato dei piatti, cioè a dire dei giradischi. Che diavolo sta succedendo?
Anni e anni di progresso tecnologico, per una fruizione della musica assolutamente portatile e assolutamente perfetta e torniamo ai vecchi long play? Magari tra poco cominceremo a vedere sui sedili delle rispettive auto i mangiadischi con la pila di 45 giri annegata nel cruscotto…
Com'è, come non è, la perfezione indubbia e assoluta del digitale paga uno scotto nella immatericità del sistema; un file mp3 o comunque digitale non lo si possiede fisicamente, come si possiede invece un disco in vinile col suo bravo album, e un seppur sofisticato Ipod, infilzato nell'apposito alloggiamento di un sintoamplificatore probabilmente non dà le stesse sensazioni visive/tattili di possesso di un vecchio rack HiFi.
Tant'è: il vinile è tornato, i giradischi sono tornati, gli amplificatori a valvole sono tornati; forse che il digitale, qui il suono digitale, è troppo perfetto per l'ancora più perfetto orecchio umano?
In fotografia digitale ci sono altrettante similitudini con la musica digitale: stessa immatericità del file, fotocamere e obiettivi ancora in work in progress ma con una qualità stupefacente, che solo qualche anno fa sembrava fantascienza; non sono pochi gli utenti che dopo essersi liberati del loro corredo analogico, così faticosamente costruito negli anni, hanno ricominciato a comprare fotocamere e obiettivi vintage, complice indubbiamente un costo attuale del prodotto usato analogico che ancora una volta anni fa era inimmaginabile.
C'è poi una sfumatura ancora più interessante: sono più ricercate le macchine meccaniche rispetto a quelle elettroniche, dove per elettronico intendiamo soprattutto la presenza del sistema AF. Una Nikon F3 in ottime condizioni ha un prezzo superiore a una Nikon F4. Zeiss continua a fabbricare obiettivi rigorosamente manual focus con gli innesti dei principali marchi fotografici.
Eppure è un fatto sotto gli occhi di tutti che una DSLR dell'ultima generazione, soprattutto se accoppiata a obiettivi dell'ultima generazione permette di ottenere file di qualità assoluta, ancora una volta inimmaginabile solo pochi anni fa; file che possono a loro volta essere migliorati se "lavorati" attraverso specifici programmi di postproduzione - come Capture NX2 in casa Nikon - in grado di rilevare che tipo di focale è stata impiegata per ogni singolo file e di annullare virtualmente la maggior parte delle residue aberrazioni ottiche, per altro sempre più ridotte ad ogni nuova focale presentata.
Ma se il gioco è presto fatto utilizzando una vecchia reflex unitamente a un vecchio vetro e lavorando su pellicola, il gioco non è altrettanto facile qualora si volesse utilizzare il cuore del sistema, quindi appunto una vecchia ottica, su una DSLR dell'ultima generazione.
Con questa eXperience dimostreremo come Nikon, avendo mantenuto sostanzialmente identica la baionetta F Mount dalla sua presentazione ormai cinquant'anni fa, permette di impiegare anche ottiche vecchie di cinquant'anni sulle DSLR dell'ultima generazione, lavorando con vetri che hanno decenni di storia sulle spalle, costruzioni ottiche e meccaniche pesanti e quasi barocche, rispetto alle ottiche dell'ultima generazione, ma proprio per questo con un fascino ancora percepibile.
Dell'impiego di ottiche "vintage"” sui corpi DSLR Nikon ci siamo già occupati in altre occasioni, come negli eXperience Mettiamo un obiettivo AI su una Nikon, Nikon D40, D40x e compatibilità obiettivi , Obiettivi, dietro alla nitidezza, Quale obiettivo scegliere per una fotocamera SLR digitale?
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L'innesto ottiche di una Nikon F3. |
Il dente di accoppiamento alla ghiera dei diaframmi dell'ottica, in posizione di lavoro a sinistra, e disinserito a destra. Il dente viene disinserito quando si utilizzano le ottiche F non modificate AI. |
L’ultima Nikon fabbricata con il dente di accoppiamento esposimetro disinseribile è stata la Nikon F6.
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