Come scegliere il microfono esterno più indicato tra quelli direzionali, omnidirezionali stereo oppure mono in base alle necessità. Le impostazioni di regolazione dei livelli audio più indicate da adottare sulla fotocamera in base alle tipologie di ripresa. Il filtro passa-alto, l'attenuazione del rumore a bassa frequenza e il filtro antivento "windshield.
Microfoni per riprese video
Una registrazione audio corretta con fotocamere reflex video richiede un minimo di pianificazione e generalmente comincia con la selezione del microfono in funzione della tipologia di sorgente sonora che andrà ripresa. La prima suddivisione tra i microfoni dedicati alla registrazione audio nel video, che si possono trovare in commercio, è tra quelli del tipo a condensatore e quelli dinamici; la differenza tra le due tipologie consiste nel principio con il quale l’elemento trasduttore (condensatore o capsula) trasforma la variazione di pressione acustica in un segnale elettrico.
Nelle riprese con fotocamere reflex vengono utilizzati prevalentemente microfoni del tipo a condensatore; i quali contengono al loro interno una piastra metallica fissa e una membrana metallica sottilissima separate tra di loro da una distanza di pochi micron; entrambe le parti vengono polarizzate elettricamente da un'alimentazione esterna. La pressione sonora al contatto con il microfono muove la membrana; la variazione di distanza tra le due parti del condensatore equivale ad una variazione di tensione in uscita e di conseguenza di cariche elettriche contenute dal condensatore. Le variazioni elettriche a cui è sottoposto il condensatore sono di minima intensità, pertanto i microfoni a condensatore presentano una sensibilità maggiore rispetto ai microfoni dinamici, riuscendo a percepire anche piccole pressioni sonore. Inoltre, i microfoni di questa tipologia possono essere costruiti di dimensioni piuttosto contenute, dato che i condensatori hanno dimensioni estremamente ridotte. La qualità che normalmente forniscono è più elevata rispetto a quelli dinamici; oltre a tutto presentano un'ampia gamma dinamica, una bassa distorsione e un basso rumore di fondo.
Al pari della scelta delle ottiche fotografiche, tra obiettivi grandangoli, normali e tele, anche i microfoni offrono differenti angoli di campo nella cattura della registrazione audio; alcuni di essi presentano angoli di ripresa più o meno ampi che stabiliranno il loro campo d'azione, ovvero la loro "direzionalità" che delimiterà l'area di campo d'ascolto; la tipologia di zona acustica acquisita dal microfono utilizzato determinerà sia il tipo di ripresa audio che la qualità della registrazione sonora finale. La direzionalità di un microfono è la caratteristica che permette a un microfono di essere sensibile alla pressione sonora solo in un determinato spazio e direzione.
Oltre ai più comuni framerate 25p o 30p, la Nikon D5300 offre dalle Impostazioni filmato anche la scelta Full-HD 1.920 x 1.080 a 50fps progressivi oppure 60fps progressivi selezionando NTSC dal Menù Standard video del Menù Impostazioni.
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La D5300 offre opzioni di controllo audio automatiche e manuali regolabili dall’apposito menù.
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Si immagini il caso in cui sia necessario registrare la voce di persone nel traffico stradale; un microfono che riprenda tutti i rumori provenienti da più direzioni renderebbe confusa la registrazione dell'audio, col rischio di non riuscire a distinguere le conversazioni. Esistono per questo motivo microfoni del tipo unidirezionale che sono in grado di riprendere solo i suoni provenienti dalla direzione in cui sono puntati (microfoni shotgun). Potrebbe sorgere anche la necessità che parte delle voci e dei rumori di fondo entrino a far parte della registrazione audio; nasce quindi l'esigenza di poter utilizzare anche microfoni con direzionalità specifiche.
I microfoni offrono differenti angoli di campo nella cattura della registrazione audio; alcuni di essi presentano angoli di ripresa più o meno ampi che stabiliranno il loro campo d'azione. Nelle immagini sopra possiamo vedere in azione due tipologie di microfoni RØDE: lo Stereo VideoMic Pro e i direzionali VideoMic Pro e VideoMic.
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Ogni tipo di microfono possiede una sua specifica risposta direzionale, ed è buona norma conoscere e osservare accuratamente questa proprietà prima di acquistarlo. I microfoni generalmente vengono suddivisi in categorie: quelli che vengono utilizzati a mano, gli "shotgun" (direzionali) e i lavalier. La scelta tra i tre tipi è dettata esclusivamente dal campo di utilizzo e potrà capitare spesso di dover utilizzare contemporaneamente più microfoni di diverso tipo.
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Nelle immagini sopra si possono vedere varie tipologie di microfoni. Partendo da sinistra verso destra troviamo il microfono vocale RØDE NT1-A del tipo a mano; il RØDE Lavalier per iPhone; il direzionale RØDE VideoMic Pro e lo stereofonico RØDE Stereo VideoMic Pro.
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I microfoni a mano vengono utilizzati dai cantanti, dagli studi di registrazione e dai programmi televisivi normalmente sono del tipo dinamico. I lavalier, detti anche a clip, sono dei piccoli microfoni a condensatore che vengono utilizzati per le interviste; sono microfoni del tipo omnidirezionale, ossia catturano il sonoro proveniente da tutte le direzioni, riescono a attenuare facilmente i rumori di fondo; date le loro dimensioni ridotte possono essere facilmente nascosti tra gli indumenti. L'ultima categoria è quella dei microfoni a fucile, detti comunemente "shotgun" (direzionali) che presentano una forma particolarmente lunga e sottile. I microfoni del tipo direzionale raccolgono il suono prevalentemente da una direzione specifica; consentendo di registrare selettivamente una particolare sorgente sonora. Possono essere utilizzati da distanze più elevate rispetto a un microfono a mano del tipo omnidirezionale e sono la tipologia di microfoni più adatta per l'utilizzo in ambito video, dove sarebbe difficoltoso utilizzare un microfono vicino alla sorgente sonora.
Come visto in precedenza è importante conoscere il campo di azione di un microfono; con il termine direzionalità, si specifica la sensibilità del microfono in base alla direzione di provenienza della fonte sonora rispetto al suo asse centrale; normalmente per poter comprenderne la risposta direzionale sono utilizzati dei particolari grafici detti "Diagramma polare" e "Risposta in frequenza" che in genere sono riportati nel manuale d'istruzioni o sulla confezione del microfono.
In base al diagramma polare si possono distinguere il campo d'azione, la direzionalità e la sensibilità di un microfono. Le informazioni di questi grafici sono fondamentali per comprendere il funzionamento di un microfono ed il suo campo d'impiego. Non entreremo nel dettaglio in questo eXperience dei vari grafici per tipologia di direzionalità di un microfono, ma osserveremo la direzionalità e il campo di azione dei due microfoni utilizzati per le riprese audio in abbinamento alle fotocamere Reflex Nikon High Definiton, nello specifico del RØDE VideoMic Pro e del RØDE Stereo VideoMic Pro. I microfoni a condensatore hanno tipicamente il diagramma polare di tipo "cardioide", chiamato in questa maniera perché il diagramma polare ricorda vagamente la forma del cuore; presentano anche l'effetto prossimità che evidenzia la capacità di questi microfoni ad esaltare i bassi quanto più la sorgente audio da registrare si trovi nelle vicinanze.
I microfoni del tipo cardioide sono più sensibili ai suoni provenienti dalla parte anteriore del microfono e in genere attenuano o non percepiscono i suoni ai lati del microfono. In genere, un modello cardioide può essere utilizzato fino a un massimo di 7-8 metri circa dal soggetto ripreso, oltre quella distanza c'è il rischio di catturare suoni indesiderati assieme ad una bassa efficienza di rapporto/segnale disturbo.
Un microfono del tipo supercardioide ha un modello di pattern più stretto rispetto a uno del tipo cardioide e presenta anche una leggera sensibilità nella parte posteriore; cattura il suono in maniera molto simile all'orecchio umano, ossia con la stessa direzionalità. I microfoni supercardioidi forniscono buoni risultati se vengono utilizzato ad una distanza dai 6 a 15 metri di distanza dal soggetto ripreso. Infine, i microfoni del tipo ipercardioide hanno un pattern di ripresa ancora più stretto che evita di catturare la maggior parte delle fonti sonore non sullo stesso asse con la direzione su cui è puntato.
Gli iperpercardioidi sono così direzionali che sono alquanto difficili da utilizzare; infatti più ci si allontana dalla direzione della sorgente sonora e maggiori saranno le difficoltà a catturare il suono desiderato.
I microfoni di questo tipo necessitano di un operatore fonico (esperto del suono) che si occupi esclusivamente della gestione e cattura dell'audio. Contrariamente a quanto si possa pensare sono i fori e le alette presenti all'interno di un microfono a renderlo più o meno direzionale. I fori presenti in un microfono direzionale causano l'attenuazione dei suoni provenienti dai lati del microfono, così facendo sono catturati esclusivamente i suoni provenienti dalla parte anteriore.
Il secondo grafico fondamentale di un microfono è quello relativo alla risposta in frequenza; rappresenta la sensibilità di un microfono alla pressione sonora a seconda della frequenza; normalmente la sensibilità alle basse frequenze subisce notevoli variazioni in base alla distanza del microfono dalla sorgente sonora; più si è vicini e maggiore sarà la sensibilità alle basse frequenze.
Una volta definito la tipologia di audio che andrà ripreso (parlato, musica, effetti ambientali) sarà fondamentale il tipo di microfono che andremo ad utilizzare, scegliendo tra un microfono stereo o mono. Possiamo ricorrere a degli esempi pratici per spiegare quale sarà la soluzione più adeguata alle nostre esigenze. L’utilizzo del microfono stereo è consigliato per le riprese video di grandi eventi quali concerti, cerimonie, manifestazioni pubbliche; in questi casi la direttività del suono ha poca importanza, a favore invece della spazializzazione garantita dal microfono stereo nel catturare un suono più ampio. Tutti i soggetti in movimento all’interno della scena ripresa verranno captati dalle due capsule e registrati rispettandone la direzionalità e la tridimensionalità. Utilizzando dei microfoni Stereo i segnali captati dalle capsule microfoniche sinistra e destra sono registrati rispettivamente sui relativi canali della fotocamera reflex. Se il nostro obbiettivo è invece quello di riprendere la conversazione di personaggi al centro della scena, oppure quello di isolare l'audio di un determinato soggetto presente nel campo di ripresa, allora la nostra scelta deve ricadere sicuramente su un modello del tipo mono (singola capsula). Nel caso di utilizzo di un microfono mono il segnale audio verrà duplicato su entrambi i canali della fotocamera reflex collegata.
In questo eXperience non tratteremo temi legati a microfoni che necessitano di un particolar tipo di alimentazione detta phantom, cioè fantasma; tratteremo esclusivamente microfoni pensati per l'utilizzo con fotocamere Reflex High Definition tramite il connettore jack da 3,5mm.
Utilizzo sul campo (consigli e tecniche dei microfoni)
I microfoni esterni RØDE sono pensati per l'utilizzo con fotocamere reflex, possono essere collegati alla fotocamera attraverso l'ingresso Mic per presa jack da 3,5mm; si inseriscono direttamente nella slitta del contatto a caldo e semplicemente spostando il selettore nella posizione ON sono operativi. Tra le prime operazioni da effettuare con il microfono collegato alla fotocamera vi sono la verifica della corretta funzionalità e la regolazione ottimale dei livelli di ingresso audio. Durante le riprese video è indispensabile l'utilizzo di cuffie che permettono di ascoltare e monitorare l'audio in tempo reale. Le cuffie hanno anche il compito di isolare l'operatore dall'ambiente esterno e di concentrare l'attenzione dello stesso sul suono da registrare; grazie a quest'utilissimo accessorio si potrà ascoltare in "presa diretta" l'audio che viene catturato dal microfono e gli eventuali rumori di sottofondo o disturbi di cui potrebbe essere soggetta la registrazione sonora. Il consiglio è quello di utilizzare cuffie professionali di qualità che riescano a isolare l’operatore filmmaker in maniera ottimale dall'ambiente esterno; nel caso si fosse sprovvisti di questi accessori si possono utilizzare in alternativa anche cuffie più economiche del tipo per iPhone.
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Nel caso si fosse sprovvisti di cuffie professionali si possono utilizzare in emergenza anche cuffie di tipo più economico, come ad esempio le cuffie Hi-Fun, Altec o per Apple iPhone.
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Innanzitutto occorre fare una precisazione, le fotocamere reflex HD registrano l’audio contemporaneamente sul canale sinistro e destro indipendentemente dall’utilizzo di un microfono stereo o mono. Nel caso di utilizzo del RØDE StereoVideoMic Pro i segnali captati dalle due capsule microfoniche verranno registrati rispettivamente sui canali sinistro e destro della fotocamera. Per ottenere la miglior qualità audio possibile da un microfono è importante che esso venga posizionato nella maniera corretta; i microfoni devono essere posti vicino alla sorgente sonora per catturare l'audio che si intende registrare.
I microfoni del tipo lavalier devono essere posizionati e nascosti sotto gli indumenti, oppure semplicemente posizionandoli fuori dal campo di ripresa; non devono essere posizionato a una distanza superiore ai 20-30 centimetri dalla sorgente sonora; devono essere utilizzati in posizione verticale. Bisogna inoltre ricordarsi di posizionare il lavalier in maniera tale da evitare che vengano generati rumori da movimento o sfregamento del microfono con gli abiti. Con i microfoni del tipo shotgun bisogna solo prestare attenzione a direzionarli verso la fonte sonora che si desiderare registrare; ricordandosi che anche parte dei rumori provenienti dalla direzione opposta potrebbero essere registrati dal microfono. In questi casi risulta fondamentale l'utilizzo delle cuffie in modo da poter verificare in tempo reale la qualità e la corretta direzionalità dell'audio ripreso.
Nel caso dovessero essere presenti durante le riprese dei rumori di fondo come quello dell'aria condizionata o del traffico cittadino, risulta indispensabile l'utilizzo del filtro passa-alto presente sul dorso dei microfoni RØDE. Un filtro è un dispositivo che lascia passare solo determinate frequenze; il filtro agisce sullo spettro del segnale accentuando o attenuando determinate frequenze audio. Il filtro passa-alto ha la funzione di tagliare le basse frequenze ed è utile per eliminare rimbombi, rumori di motori o qualsiasi rumore a bassa frequenza che dovesse comparire nelle registrazioni audio; tale filtro modifica lo spettro sonoro cambiando leggermente il suono, ma in determinate situazioni risulta indispensabile.
Per attivare il filtro passa-alto bisogna spostare semplicemente l’interruttore principale sulla posizione HPF (High Pass Filter).
Nell'utilizzo sul campo è consigliabile lasciare sempre montato il filtro antivento di spugna che si trova sul microfono, ha anche la duplice funzione di proteggerlo dalla polvere e dall'umidità; si ricorda che all'interno del microfono sono presenti componenti elettronici che potrebbero essere danneggiati.
Nel caso di riprese in esterni ci si potrebbe trovare in presenza di forte vento, in questi casi il filtro passa-alto non sarà in grado di ridurre efficacemente tale disturbo; sarà pertanto necessario ridurre drasticamente il rumore del vento utilizzando degli accessori opzionali come l'antivento, nel caso dei microfoni RØDE il Deadkitten o RØDE Deadcat a seconda del microfono utilizzato.
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