In alta montagna con Nikon D3200 e gli amici, a tu per tu con la natura e le marmotte per costruire un ricordo dai contorni cinematografici.
Backstage di Luca Paglialonga, Andrea De Amici e Rosario Antonuccio
L’introduzione delle modalità video anche estese nelle fotocamere reflex, ha determinato una rivoluzione profonda nel mondo dei videomaker; il peso, il costo contenuto, le dimensioni, la maneggevolezza, lo sfocato impareggiabile permesso dalle grandi dimensioni del sensore e dall'elevata luminosità ottica, assieme alla qualità straordinaria delle riprese, offrono un mix di caratteristiche così esaltanti che hanno decretato il loro successo nel mondo del video, tanto da intaccare settori altamente professionali come quelli del cinema e delle produzioni televisive, fino a poco tempo fa gestite esclusivamente da costose cineprese e telecamere di alto livello.
In sostanza alle fotocamere digitali sono state implementate le funzionalità video, trasformandole di fatto in piccole cineprese. L’inserimento di sensori dalle dimensioni misurabili in centimetri rispetto ai sensori molto più piccoli utilizzati nelle videocamere tradizionali, ha permesso di ottenere una qualità straordinaria anche in condizioni di scarsa illuminazione, dove anche camere professionali avrebbero problemi di contenimento del rumore digitale; se a tutto ciò aggiungiamo un look cinematografico delle riprese e la ristretta profondità di campo garantita dall’utilizzo di ottiche luminose ad ampia apertura diaframma, mantenendo al tempo stesso tutte le funzionalità fotografiche, avremo nelle mani un apparecchio multimediale dalle molteplici capacità creative.
Molti registi cinematografici credono che lo sviluppo delle funzionalità video all’interno di fotocamere digitali sia il futuro del settore, a discapito ovviamente delle videocamere e delle cineprese professionali; basti pensare che alcune scene dei film “Capitan America”, “Art of Flight” e “I Vendicatori”, sono state girate con fotocamere digitali DSLR. Ma anche TV Promotion e serie televisive Fiction o Mini Fiction come nel caso italiano di “L’amore è sordo”.
La tipologia di ripresa video operata con le reflex permetterà di utilizzare ottiche super grandangolari, macro e teleobiettivi luminosi per soddisfare gli aspetti fotografici ricercati per la sequenza girata in look cinematografico.
Nikon è stata pioniera nel settore video reflex con la Nikon D90 lanciata nel 2008, che è stata la prima fotocamera reflex al mondo in grado di registrare video in alta definizione HD. Dalla Nikon D90 ad oggi sono stati aggiunti molti modelli presentati con sempre maggiori funzionalità e features dedicate. Ciò che oggi è rilevabile con interesse, è scoprire qualità video professionali ottenibili anche con Reflex DSLR entry level come nel caso della Nikon D3200. Nikon D3200 già vista su queste pagine attraverso l’eXperience dedicato al mondo degli accessori Reflex DSLR ma che adesso, esploreremo nelle esclusive potenzialità video.
Formati pellicola e formati sensore
Sebbene in campo professionale si prediligano Reflex DSLR con formato sensore Full Frame 24x 36mm Nikon FX per estremizzare gli aspetti di ristretta profondità di campo permessa in abbinata ad obiettivi luminosi, il formato DX (APS-C), come quello della Nikon D3200 e delle DSLR serie 5000/7000, è il più simile come look e formato immagine (aspect ratio) al mondo cinematografico tradizionale (16:9), senza tener conto dei vari formati anamorfici, avendo dimensione similari alla pellicola cinematografica (22 x 16mm). Il formato APS-C Nikon DX è quindi quello più vicino al formato cinematografico “pellicola” visto che in questo caso la pellicola scorre in verticale.
2/3” 58mm2 |
1/1,8” 38mm2 |
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Quattro Terzi 225mm2 |
Nikon CX 116mm2 |
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Full Frame 24x36 Nikon FX 864mm2 |
APS-C Nikon DX 329mm2 |
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Area espressa in millimetri quadrati dei più comuni sensori digitali utilizzati su telecamere, su compatte digitali e su fotocamere ad ottica intercambiabile. |
La pellicola, simulata a destra in impiego cinematografico, a differenza di come usata in fotografia, viene esposta quindi proiettata con un trascinamento verticale formando un’area immagine del fotogramma paragonabile a quella digitale APS-C, Nikon DX 23,2 x 15,4 da circa 329mm2. |
Le fotocamere digitali sono capaci di registrare un’elevata quantità d’informazioni, garantendo una notevole gamma dinamica, con dettagli sia nelle ombre sia nelle luci, a differenza delle videocamere tradizionali che registrano immagini più contrastate e di conseguenza con una gamma tonale inferiore.
Poiché molti ancora ignorano le enormi potenzialità e funzionalità video offerte delle fotocamere digitali di nuova generazione… Da qui nasce l’idea di organizzare un reportage video di una giornata in alta montagna insieme a alcuni fotografi, per scoprire quanto la ripresa digitale con le fotocamere a ottiche intercambiabili si sia evoluta negli ultimi anni e cosa può offrire in termini di qualità e tipologie di riprese video.
Scelta dell'attrezzattura e accessori
Siamo giunti al momento di scegliere con quale attrezzatura realizzare il reportage video presso il colle del Nivolet, all’interno del Parco del Gran Paradiso, un’occasione unica per verificare gli enormi progressi tecnologici e qualitativi delle Fotocamere Reflex DSLR a ottiche intercambiabili. La scelta dell’attrezzatura nel video non sarà mai casuale, infatti, la possibilità di utilizzare un corpo macchina rispetto a un altro andrà ponderato in funzione della tipologia di riprese e della location prescelta; pensare di utilizzare la fotocamera più costosa, più accessoriata, più performante, non sempre potrà essere la decisione più corretta. Ci renderemo conto che un filmato di una Nikon D3200 in pieno giorno con la corretta illuminazione, sarà qualitativamente indistinguibile da un filmato dell’ammiraglia Nikon D4, dalla Nikon D800 oppure Nikon D600 usate con le stesse impostazioni di sensibilità ISO e risoluzione video; saranno altri gli aspetti che differenzieranno la scelta di un corpo professionale rispetto a un corpo entry level, come ad esempio la necessità di operare con attrezzatura più piccola e leggera, poter avere una maggiore gamma dinamica o maggiori qualità in condizioni di scarsa illuminazione (filmare ad alti ISO), l’aver bisogno di una maggiore robustezza e un’elevata resistenza agli agenti atmosferici, poter comandare la chiusura diaframmi motorizzata durante la ripresa. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che anche un sensore Full Frame Nikon FX molto performante dal punto di vista fotografico come quello della Nikon D800 da 36,3 megapixel, nel caso di riprese video, utilizzerà “solamente” una matrice di 1920x1080 pixel (2,1 Megapixel circa) per riprese in Full-HD, ossia la stessa risoluzione in ripresa ottenibile con la Nikon D3200 e le altre fotocamere ad ottiche intercambiabili; quindi non sarà la dimensione del sensore o l’utilizzo di una fotocamera professionale la discriminante nella scelta “qualitativa” di riprese da gestirsi a valori ISO non estremi.
Allo stato attuale, avremo la possibilità di scegliere tra due tipologie di apparecchi fotografici capaci di riprese video in alta definizione: le fotocamere reflex suddivise tra quelle a sensore pieno formato Nikon FX e quelle a formato DX e le compatte a ottiche intercambiabili identificate nel sistema Nikon 1 con sensore Nikon CX.
NIKON FORMATO CX 13,2 x 8,8mm | NIKON FORMATO DX 23,2 x 15,4mm | NIKON FORMATO FX 35,9 x 24mm |
Nikon 1 J1, Nikon 1 J2, Nikon 1 V1
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Nikon D3200, D5100, D7000, D90, D300s
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Nikon D800, D600, D3s, D4
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La scelta di utilizzare un corpo reflex leggero invece di un corpo professionale o di una compatta a ottiche intercambiabili sarà dettata dalla necessità di ridurre i pesi, di poter utilizzare obiettivi Nikon DX giovandosi del rapporto d’ingrandimento 1.5x ecc.
La fotocamera che per caratteristiche ha risposto a questi requisiti è stata la Nikon D3200, una reflex in gamma “entry level” con sensore CMOS in formato DX da 24 megapixel che nell’insieme offre un ingombro e un peso minimale, con prestazioni di altissimo livello; cosa non di poco conto vista la natura accidentata della località scelta per le riprese, con la presenza di salite ripide, sentieri dissestati, problemi legati alla quota (circa 2.700m) e alla riduzione dei pesi.
Immagini e video, dunque, di alta qualità grazie al sensore CMOS, capace di una sensibilità massima di 6.400 ISO, che lavora in accoppiata con il nuovo e veloce sistema di elaborazione d’immagini EXPEED 3, lo stesso della Nikon D4. Inoltre la D3200 possiede un grande monitor TFT LCD da 7,5 cm, con 921.000 punti, dotato di un apprezzabile contrasto e con copertura pari al 100% in Live View, un angolo di visione di circa 160° che permetterà di visualizzare le immagini anche in situazione di luce solare intensa.
Le dimensioni della Nikon D3200 non sono molto differenti da alcune compatte prosumer o bridge, mentre il peso è di soli 505 grammi; la fotocamera impugnata, stupisce quindi per la sua leggerezza e la sua ergonomia.
A corredo della fotocamera andranno scelte con cura anche le ottiche da utilizzare per il video; si andrà ad analizzare la tipologia di ripresa da eseguire e si sceglieranno obiettivi con determinate caratteristiche invece che altre, ad esempio il dotarsi di ottiche stabilizzate e possibilmente luminose. Dopo una fase di pianificazione, in cui ho stabilito a grandi linee il lavoro da svolgere, ho deciso di inserire nello zaino le seguenti ottiche e attrezzature:
Nikon D3200 con steady Sturdycam.
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Nikon D3200 con AF-D 80-200
2,8 su testa Manfrotto 701 HDV. |
Utilizzando ottiche grandangolari o peggio ancora, super grandangolari, bisogna ricordarsi di utilizzare quindi innestare sempre il paraluce in dotazione per evitare riflessi indesiderati e la perdita di contrasto nelle riprese; inoltre l’utilizzo di un filtro polarizzatore consentirà di eliminare riflessi, specialmente nelle riprese dei vari laghetti alpini e di poter ottenere una maggiore saturazione cromatica degli specchi d’acqua e del cielo; il filtro ND fader con fattore di riduzione variabile servirà a ridurre la quantità di luce che raggiungerà il sensore, consentendo l’utilizzo di ottiche super luminose a tutta apertura, per sfruttare la ridotta profondità di campo al fine di ottenere un look cinematografico delle riprese.
È importante capire anche quali ulteriori accessori e attrezzature utilizzare; si scoprirà presto che alcuni saranno indispensabili e apprendere come usarli, sarà il segreto per ottenere riprese di qualità e d’effetto, sfruttando così le estese potenzialità offerte dalla fotocamera in modalità video. Sulla base di quando detto, ho inserito una Steady “Sturdycam” di produzione italiana, utile come stabilizzatore meccanico, al fine di ridurre le vibrazioni causate dalle riprese in movimento; un cavalletto Benro molto leggero da trasportare con testa video Manfrotto 701HDV che consentirà movimenti fluidi e costanti, indispensabili per ottenere immagini stabili quindi senza vibrazioni, con la possibilità di eseguire spostamenti precisi in qualunque condizione di ripresa. Ricordandoci che tra le mani avremo una macchina fotografica e non una telecamera a spalla. La Nikon D3200 riprenderà video esclusivamente con il Live View attivo e con la messa a fuoco manuale (possibile l’utilizzo dell’autofocus a contrasto di fase ma sconsigliabile nella pratica); utilizzeremo un oculare ingranditore Viewfinder, un mirino ottico che ha la funzione di ingrandire lo schermo della camera (circa 3 volte), evitando errori di focheggiatura e di valutazione dell’esposizione; perché guardando ad occhio nudo il display della camera, viste le piccole dimensioni dell’LCD rispetto ad una visione su grande schermo, tutto sembrerà a fuoco e correttamente esposto anche quando in realtà non lo sarà; risulta difficile giudicare in un piccolo schermo di pochi pollici la qualità finale della nostra ripresa ed in questo caso un Viewfinder o un Loupe per il display della camera sarà di grande aiuto; inoltre, il Viewfinder eviterà l’ingresso della luce sul display LCD, permetterà di filmare in pieno giorno con un’ottima visibilità dello schermo e creerà un terzo punto d’appoggio per la stabilità del sistema corpo fotocamera, aiutando a ridurre considerevolmente le vibrazioni dovute all’utilizzo della fotocamera a mano libera.
Il sensore CMOS della Nikon D3200 da 24,7 milioni di pixel riprende filmati fino a un massimo di 1920x1080 pixel, a una velocità di scrittura di circa 24 Mbit al secondo (circa 3 MByte al secondo) davvero un’enormità. In circa 20 minuti occuperemo uno spazio pari a 4GB.
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Non dobbiamo dimenticarci che le fotocamere in modalità video sono avide d’energia, a causa del fatto che il display LCD ha un grande assorbimento e che il sensore digitale in fase di registrazione rimane sempre attivo; ipotizzando un consumo medio di una batteria per mezz’ora di ripresa intervallata da fasi di stop, avremo la necessità di possedere almeno quattro batterie per garantirci un autonomia di una giornata intera; per finire serviranno almeno tre schede di memoria SDHC da 16GB, Lexar Classe 10 per garantirci circa 80 minuti di registrazione cadauna.
L’utilizzo di card performanti, veloci in scrittura, capienti e affidabili, eviterà blocchi durante la registrazione (dropped frame) e svuoteranno rapidamente il buffer della fotocamera; per registrare video con la Nikon D3200 sono consigliate schede Secure Digital con una velocità di scrittura di almeno 133x, meglio ancora se 300x o più veloci (Classe 10), che garantiscano una velocità di scrittura pari a 10MB al secondo; l’utilizzo di card veloci consentirà anche trasferimenti più rapidi sul PC e meno pericoli di surriscaldamento della fotocamera, dovuti al fatto che saranno inferiori i tempi di scrittura dei file video.