Nikon da sempre è famosa, oltre che per le sue fotocamere e i suoi obiettivi, anche per la nutrita serie di accessori con cui da sempre ha ampliato le possibilità tecniche e creative dei fotografi. Tra gli accessori, Nikon ha sempre posto una grande attenzione anche ai sistemi di illuminazione Flash Speedlight. Già da diversi anni la maggior parte dei flash SB prodotti da Nikon rientrano sotto il concetto di Creative Lighting System “CLS” un sistema estremamente avanzato che permette un dialogo in tempo reale tra il o i flash e la fotocamera – oltre alla scena inquadrata, naturalmente – per generare il o i lampi più coerenti rispetto all’illuminazione necessaria. Il tutto in modalità assolutamente wireless.
Il concetto di Creative sta nel fatto che disponendo più flash Nikon SB è possibile realizzare schemi di illuminazione assolutamente personalizzati, decidendo per ciascun flash tanto l’intensità del lampo che il modo di rapportarsi col sistema esposimetrico della fotocamera. Tra gli ultimi flash presentati da Nikon ci sono gli SB-R200: estremamente compatti, nascono per essere montati intorno all’obiettivo, grazie a un particolare sistema ring, per generare una luce che sia la più parallela e vicina possibile all’asse ottico dell’obiettivo, così da illuminare non solo soggetti molto ravvicinati ma anche dotati di una certa profondità. L’esempio lampante è la fotografia odontoiatrica endo-orale, dove la luce del flash deve raggiungere, anche attraverso l’utilizzo di specchi, le arcate dentarie pur nella ristretta apertura costituita dalla bocca del paziente. Nikon insieme agli SB-R200 ha presentato un sistema ad anello con staffe dedicate per montare da uno fino a otto SB-R200 intorno all’ottica da ripresa, con enormi vantaggi ed alcune limitazioni.
Oggi illustriamo Medical Macro Bracket Spider, una soluzione ingegnerizzata da Giuseppe Maio per utilizzare al meglio tanto gli SB-R200 che i pannelli a LED per illuminazione continua – e ausilio AF – dell’ultima generazione.
Spider è un sistema modulare e leggero che consente l’impiego di flash Nikon SB-R200 praticamente adesi al bordo della lente frontale dell’obiettivo per emulare la stessa concentrazione di luce di un flash anulare, ma offrendo anche diversi posizionamenti allargati raggiungibili con semplicità.
La soluzione è già disponibile presso i principali punti vendita specializzati.
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La confezione di vendita del Medical Macro Lighting Bracket che include tutti gli accessori e anelli di raccordo per impiego su diametri obiettivo 52mm, 62mm, 67mm, 72mm e
77mm.
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Panoramica del contenuto della confezione. In questo scatto l’anello di fissaggio obiettivo diametro 62 è fissato sul corpo centrale.
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Configurazione Spider con
flash Nikon SB-R200 adesi all’obiettivo. Pannello SG-3IR montato sul flash integrato,
AF-S VR Micro-Nikkor 105mm f/2.8G IF-ED su corpo Nikon D7000.
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Configurazione Spider con flash Nikon SB-R200 montati su i propri piedini. Costituisce, assieme all’allargamento della regolazione dello Spider, la configurazione per una maggiore estensione del fronte di illuminazione.
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Come si monta Macro Lighting Spider sull’obiettivo
Il kit Spider è composto da un’unità principale e diversi accessori a corredo.
L’unità principale con ghiera filettata diametro 62mm, è formata da un anello di diametro superiore agli 80mm all’interno del quale è montato un caratteristico paraluce a diaframma regolabile che, in diverse situazioni, può risultare idoneo ad impedire che riflessi parassiti generati dal sistema di illuminazione vadano a colpire la lente frontale dell’obiettivo in uso.
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La ricca dotazione della confezione Medical Macro Lighting Spider.
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Lo Spider incorpora un paraluce a diaframma utile ad intercettare eventuali lampi di luce parassita, così da evitare che vadano a colpire la lente frontale dell’obiettivo. Il paraluce a diaframma è regolabile dalla massima alla minima apertura ed il suo profilo non viene registrato sull’immagine finale in quanto rimane sempre all’esterno dell’area dell’immagine che verrà registrata.
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I quattro anelli di raccordo
per consentire il fissaggio su obiettivi diametro 52mm, 62mm, 67mm, 72mm e 77mm.
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L’anello privo di diaframma compreso nel kit Spider montato su un Micro Nikkor 105mm AF con la
messa a fuoco regolata sulla minima distanza:
la lente frontale può fuoriuscire dallo Spider, mentre
il peso dello Spider e degli illuminatori è sostenuto dall’attacco filettato posizionato sopra il barilotto di messa a fuoco.
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All’anello di fissaggio principale diametro 62mm, si possono connettere gli anelli di raccordo di vari diametri forniti nel kit: i diametri sono 52mm, 67mm, 72mm e 77mm, quindi i diametri della maggior parte degli obiettivi in commercio ma soprattutto i diametri degli obiettivi Nikkor contrassegnati dalla dicitura Micro, prodotti da Nikon negli ultimi trent’anni.
Sempre all’anello principale si connettono i vari tipi di braccetti intercambiabili, sia fissi che dotati di cerniera basculabile a cui poi poter fissare tanto le unità flash SB-R200 che i pannelli LED. Nel kit è presente un secondo anello che si differenzia dal primo perché privo del diaframma paraluce. Previsto per tutti gli impieghi che intendono volontariamente escludere le caratteristiche del diaframma paraluce ma anche per l’impiego specifico con l’obiettivo non motorizzato Micro Nikkor 105mm AF prima serie che dispone di una seconda ghiera filettata – oltre a quella per i filtri intorno alla lente frontale dell’obiettivo- posizionata più arretrata sul corpo dell’obiettivo. Questa seconda ghiera permette di poter arretrare maggiormente gli SB-R200 rispetto alla lente frontale dell’obiettivo, avvicinando ancora di più il lampo delle parabole all’asse ottico dell’obiettivo, in questo modo poi si scorpora l’allungamento del barilotto del gruppo lenti dell’obiettivo dallo Spider, evitando affaticamenti da parte del sistema elicoidale di messa a fuoco.
Una volta avvitato l’adattatore intorno alla lente frontale dell’obiettivo in uso (escluso quindi il Micro Nikkor 105mm AF) si inserisce lo Spider che può essere bloccato in qualunque posizione stringendo una vite di blocco che non agisce sull’obiettivo – preservandolo – ma sull’anello filettato precedentemente montato sull’obiettivo.
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Allentando la vite di blocco è possibile far ruotare lo Spider di 360 gradi intorno all’asse dell’obiettivo e di conseguenza far ruotare sia le unità flash che i pannelli LED che sono stati montati sullo Spider. Due viti contrapposte serrano due semicerchi sui quali vengono montati i flash che in questo modo possono essere avvicinati o allontanati dall’asse ottico; i due semicerchi possono essere allontanati o avvicinati in modo indipendente tra loro, funzione utile quando si desidera allargare il fronte di illuminazione o quando è necessario creare uno sbilanciamento tra i punti luce e il soggetto.
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Lo Spider con i due inserti di
supporto orientabile SB-R200
nella posizione più ravvicinata
alla lente frontale.
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Lo Spider con gli inserti nella posizione di massima estensione; l’allungamento è regolabile senza soluzione di continuità e volendo anche con distanziamenti differenziati tra i due.
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Per una maggiore estensione laterale, i due flash Nikon SB-R200 possono essere fissati
sul supporto Spider attraverso i braccetti intercambiabili in
dotazione che permettono il fissaggio sui piedini di serie
SB-R200.
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I magnifici quattro: i micro Nikkor attualmente in produzione: 40mm, 60mm, 85mm e 105mm
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Anche se lo Spider nasce per poter ottenere con gli SB-R200 un tipo di illuminazione sovrapponibile a quella di un tradizionale flash anulare, questi sistemi di distanziamento e altri sistemi di basculaggio delle singole unità flash permettono volendo di disporre i punti luce intorno all’obiettivo in modo da ottenere schemi di luce differenziati, come luce radente sulla superficie del soggetto, o una parabola perpendicolare al soggetto e l’altra radente, e via così. In questo modo, a seconda del tipo di soggetto e di necessità di scatto, è possibile impostare svariati set di luci intorno all’obiettivo, per ottenere l’illuminazione più idonea. Ricordiamo qui che, parlando per esempio di risoluzione e nitidezza, non è sufficiente un buon sensore e un ottimo obiettivo per restituire appieno un’immagine che abbia la miglior visibilità e microcontrasto del soggetto inquadrato: il tipo di luce e la sua posizione rispetto alla superficie del soggetto, la possibilità di enfatizzare la trama della superficie, di creare ombre e profondità permettono una percezione di nitidezza per l’occhio umano ben superiore rispetto a un utilizzo semplicistico di ottimi sensori e ottimi obiettivi.
Spider nasce innanzitutto per la numerosa famiglia di obiettivi Nikon Micro, appositamente progettati per dare il meglio proprio alle distanze più ravvicinate anche con diaframmi piuttosto chiusi senza incorrere nel problema della diffrazione che rende più difficoltoso l’utilizzo di un obiettivo normale oltre a un certo diaframma.
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La tradizione Nikon sugli obiettivi Micro comincia
decenni fa: a sinistra in primo piano un vecchio,
ma ancora perfettamente funzionante,
Micro Nikkor 55mm f/3.5; in primo piano
a destra uno degli obiettivi Micro più utilizzati
in campo medico e soprattutto odontoiatrico,
il 105mm AF.
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E per andare oltre al possibile livello qualitativo Illuminazione/Obiettivo/Corpo/Sensore, suggeriamo le dedicate potenzialità software trattate da Valerio Pardi nell’eXperience Nikon Capture NX 2: ottimizzare le prestazione degli obiettivi.
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