Come ottenere delle vere Polaroid da un iPhone.
Modificare e ottimizzare l’immagine
Un’altra immagine originale, con Impossible Lab è anche possibile intervenire su diversi parametri.
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Innanzitutto l’immagine va reinquadrata e volendo croppata.
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È stata reinquadrata l’immagine in modo che il soggetto non risultasse tagliato dal crop.
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In pratica, la scelta dei vari tipi di pellicole disponibili, si traduce nel valore di esposizione dell’immagine stessa espresso in millisecondi.
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Se i millisecondi impostati fossero superiori o inferiori rispetto a quelli richiesti dal tipo di immagine, è possibile variarli. Qui nonostante si sia usata la PX680 Color l’esposizione è stata ridotta da 500 a 270 millisecondi.
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Volendo è anche possibile variare tre parametri di impostazione di stampa.
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A cominciare dal contrasto
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per passare alla Gamma
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e per finire con la Hue ( Tonalità ).
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Adesso l’immagine è pronta per essere stampata
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Aseconda della temperatura ambiente possono occorrere anche 35 minuti perché una stampa a colori sia completamente sviluppata
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L'immagine di partenza visualizzata già croppata sul display dell’iPhone.
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e la stampa ottenuta.
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Unboxing di Instant Lab e preparazione per la stampa
Instant Lab si presenta in una pregevole confezione ed è corredata anche di una bag per il trasporto. Le pellicole sono vendute separatamente.
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Instant Lab chiusa
e aperta. |
Per prima cosa è necessario caricare la batteria interna, collegando il cavetto USB dotato di un particolare trasformatore a una presa USB (l’alimentatore visibile a destra nell’immagine non è disponibile nel kit).
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Dopo aver completamente ricaricato la batteria interna è possibile inserire la pellicola.
Ogni film-pack contiene 8 pellicole. |
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Dopo aver inserito il film-pack e chiuso lo scomparto, basta premere il pulsante a sinistra sul Lab per espellere il cartoncino (darkslide) di protezione del film-pack. Questa operazione si compie una sola volta quando si inserisce un film-pack nuovo. Ora il Lab è pronto per lavorare.
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Subito sotto al cradle porta iPhone è visibile l'obiettivo da riproduzione del Lab: è un 4 lenti in cristallo di ottima fattura.
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Sull’iPhone è stata scelta l’immagine che verrà stampata, alla fine della preparazione sul display sarà visibile questo disegno, è il momento di posizionare l’iPhone sul cradle e stampare.
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Immediatamente dopo aver posizionato l’iPhone sul cradle va afferrato il volet posizionato alla base del Lab.
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Il volet si estrae nel momento in cui il LED del flash del iPhone si accende in modo permanente, da quel momento si hanno solo 3 secondi di tempo per estrarre il volet; se specie le prime volte non si estrae il volet in tempo è sufficiente rifare la procedura di preparazione dell’immagine sul iPhone e riposizionarlo sul cradle, così da evitare di perdere pellicola.
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Quando il flash del iPhone lampeggia è venuto il momento di richiudere la volet. La volet deve SEMPRE essere chiusa, ad accezione del momento in cui si effettua l’esposizione. Il flash dell’iPhone serve solo ad avvisare l’utente di quando aprire e richiudere il volet: la sua luce non viene utilizzata per esporre l’immagine, per far questo si impiega la retroilluminazione del display dell’iPhone
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Ora è venuto il momento di premere il pulsante di espulsione; la pellicola uscirà dal LAB dopo aver attraversato i rulli in acciaio che ne attiveranno lo sviluppo e rimarrà protetta dal Frog Tongue, sotto a cui deve essere lasciata per 10 secondi dopo che è stata espulsa
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A questo punto la pellicola potrà essere rimossa; si consiglia di riporla in un luogo scarsamente illuminato e di lasciarla riposare senza maneggiarla per i 35 minuti previsti per lo sviluppo.
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La pellicola si sviluppa molto lentamente: lo sviluppo non può né essere interrotto prima del tempo previsto, se l’immagine dovesse risultare troppo chiara, né allungato più del previsto se l’immagine dovesse risultare troppo scura. Per schiarire o scurire un’immagine bisogna lavorarla prima dell’esposizione, con i tool descritti precedenti e variando i millisecondi del tempo di posa.
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La stampa è pronta.
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Ecco come si presenta la pellicola colore e relativo film-pack.
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All’interno della confezione del Lab c’è un cartoncino nero fustellato per trasformare una singola immagine in un portafoto.
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È anche disponibile un secondo cartoncino fustellato con biadesivo per spedire una stampa via mail
(quella vera ... !) |
Impossible Lab è compatibile con iPhone 4, 4s e 5.
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A seconda dei millisecondi di esposizione programmati, le immagini possono risultare più chiare o più scure.
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La App Instant Lab può essere utilizzata anche per trasformare l’iPhone in uno scanner e rifotografare la propria stampa appena ultimata per condividerla in Rete: nulla si crea, tutto si ricrea!
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Le istruzioni fornite con l’Impossible Lab.
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Impossibile Lab è un’ottima coniugazione tra le potenzialità fotografiche di uno smartphone e la materializzazione delle immagini scattate. Il fascino assoluto dello scatto su pellicola Instant è rimasto identico a venti e più anni fa, quando le pellicole Polaroid non solo erano disponibili ma anche in una vastissima gamma di formati. Se è un dato di fatto assoluto e inoppugnabile che il digitale ha sicuramente dato una marcia in più alla fotografia e che oggi è possibile avere sul proprio smartphone o tablet centinaia, migliaia di scatti, subito condivisibili, mentre attraverso il Cloud è possibile entrare e consultare anche un intero archivio di immagini, l’immagine stampata, ovvero la fotografia, rimane comunque estremamente affascinante, pur con i suoi limiti di qualità, trasportabilità e immediatezza di consultazione. Il ritorno a un tipo di stampa Polaroid partendo da un’immagine scattata da un iPhone – o da una reflex dopo averla trasferita poi su un iPhone – rimane qualcosa di alchemico, misterioso e ugualmente affascinante. Per chi poi ha vissuto la storia e i prodotti Polaroid nello storico del suo quotidiano, il fascino è decuplicato dal fatto che quella che all’inizio ho definito una delle scoperte più geniali dell’intera storia della fotografia e che è andata progressivamente a sbiadirsi, a dissolversi, ritorna così in auge e in perfetta simbiosi con un device, lo smartphone, che se già ha rivoluzionato la vita di ciascuno di noi sia nel quotidiano che nel lavoro che nella fotografia, ha certamente ancora molto, molto da raccontare e da inventare.
Bentornato, Din!
Ringrazio le mie figlie Alessandra e Margherita, autrici delle immagini della Fotogallery (escluse le immagini 9, fatta con uno smartphone Android e 10, fatta con una fotocamera VERA e passate poi su iPhone che sono del sottoscritto.