Un'emozione sopraggiunge inaspettata, al freddo e sotto la neve milanese. A trasformarla in indelebile ricordo ci pensa la mia Nikon D3200....
Un clima glaciale. Milano è avvolta dalla neve e dal freddo. Le giornate sono frenetiche e si consumano tra una sfilata e l'altra, ma l'occhio è pronto a scorgere dettagli di look e di stili sempre diversi. La Milano Fashion Week si è svolta dal 20 al 26 febbraio in location prestigiose come il Castello Sforzesco, il Palazzo Clerici e il Palazzo della Ragione e Circolo Filologico. Oltre 120 collezioni in mostra, tra sfilate, più di 70, e presentazioni su appuntamento.
L'evento è stato per me l'occasione di provare la nuova Nikon D3200, reflex di categoria entry-level ma in grado di stupire. Mi ha accompagnato attraverso i sei giorni milanesi, offrendomi l'opportunità di catturare i momenti per me più salienti, nonché inaspettate emozioni.
Avevo fotografato fino a quel momento con una Nikon D3000 e devo ammettere che, non appena ho acceso la nuova macchina, ho avuto l'impressione di possedere qualcosa di notevole: in effetti si passa dai 12 megapixel della D3000 ai 24,2 che fanno decisamente la differenza.
Il corpo macchina è molto simile quindi maneggevole (meno di 500 g per il solo corpo) e l’impugnatura è davvero comoda.
Il mio modo di raccontare la moda per immagini è particolare: lo stile “reportagistico” che lo contraddistingue mi porta a scattare già prima che le sfilate abbiano inizio. Mi piace mischiare scatti di street style e dettagli di accessori, scatti rubati nei backstage, il tutto insieme a fotografie che ritraggano ciò che più mi cattura delle sfilate.
Ho raccontato, in questo Nikon Life, la sfilata di Ermanno Scervino attraverso fotografie che riprendono soltanto le spalle delle modelle, affascinata da quei movimenti a tratti incerti, su tacchi altissimi, da quei corpi che muovendosi lungo la passerella assumono movimenti naturali e più dolci dei loro freddi sguardi.
Lo scatto più emozionante? Durante il terzo giorno - era il 22 febbraio - prima della sfilata di Etro, per le vie di Milano, sempre molto trafficate, di tassisti disperati e di neve che ininterrottamente cadeva copiosa, mi accorgo dell'arrivo in lontananza di Anna Wintour, direttrice storica di Vogue, una delle più famose riviste di moda al mondo.
Qui è entrata in scena la mia Nikon D3200 e l'obiettivo AF-S Nikkor 70-200mm f/4G ED VR: in pochi istanti ho infatti “fermato” quel fotogramma sotto la neve.
Il suo sguardo sembrava malinconico, in bianco e nero quell'attimo me lo immaginavo già, con quello stile un po' newyorkese. Lo ammetto, dopo aver scattato, non sono riuscita a staccare lo sguardo dallo schermo della macchina per qualche secondo. Non riuscivo proprio a credere a miei occhi.
È stato come realizzare un piccolo sogno. L'esperienza mi ha permesso di fondere due grandi passioni dentro uno scatto: la moda e la fotografia. Conserverò quell'immagine come un piccolo cimelio e mi piace riassumere questo episodio citando una frase di Daniel Pennac: “Ho fatto foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare”.