La 7a edizione del Küstendorf Film and Music Festival, svoltasi dal 18 al 23 gennaio 2014, ha visto elementi di respiro internazionale fondersi al sogno gitano radicato nella poetica filmica di Emir Kusturica. Ospite dell'evento Paolo Sorrentino, autore del film “La Grande Bellezza”, prima Golden Globe, poi premio Oscar come miglior film in lingua straniera.
Il Küstendorf Film and Music Festival è la rassegna cinematografica voluta e creata dal regista serbo Emir Kusturica, originario di Gorica, quartiere popolare di Sarajevo, e stabilitosi a Belgrado nel 1992, agli inizi della guerra in Bosnia-Erzegovina. Famoso per aver diretto film apprezzati dalla critica quali Underground (1995), Gatto nero, gatto bianco (1998), La vita è un miracolo (2004), Kusturica ha spesso collaborato con il musicista e compositore serbo Goran Bregović.
L'evento si svolge ogni anno a Küstendorf, detto anche Drvengrad, grazioso villaggio dalle casette in legno, costruito sulla collina di Mećavnik, nei pressi di Mokra Gora, dallo stesso Emir con il supporto dei suoi più stretti collaboratori. Siamo qui nella Serbia occidentale, vicini al confine con la Bosnia-Erzegovina.
Il villaggio nasce nel 2004, al fine di creare un luogo per l'arte, la musica e il cinema. Da qui il nome Küstendorf, letteralmente “Città delle Arti”, termine suggerito a Kusturica dal drammaturgo e sceneggiatore austriaco Peter Handke noto per la sceneggiatura de “Il cielo sopra Berlino” (1987) di Wim Wenders.
Il Küstendorf Film and Music Festival non è fondato sui fasti e sull'ostentazione dei red carpet, del tutto assenti. Forse per questo si svolge senza troppo clamore, ma è la rassegna dove studenti e ospiti godono del privilegio di interagire “senza filtri” con i grandi maestri del cinema europeo e internazionale, potendo rivolgere loro domande al termine di ciascun workshop.
Madrina e Presidente di giuria della 7a edizione è stata la bella attrice argentina naturalizzata francese Bérénice Bejo.
L'evento, in data 18 gennaio, si apre con la proiezione nell'anfiteatro del film “The Past” di Ashgar Faradi, seguito dal workshop molto partecipato tenuto dallo stesso cineasta iraniano il quale auspica, per quanto siano generi distinti, una più fitta cooperazione tra cinema e teatro, al fine di una maggiore sensibilizzazione alle arti. La prima serata si chiude sulle note del carismatico e popolare rock band serba Riblja Čorba, con spiccata acclamazione da parte del pubblico.
Il secondo giorno, 19 gennaio 2014, assistiamo alla proiezione di “Jeune et Jolie” (2013) di François Ozon, incisiva pellicola sul tema della prostituzione in età adolescenziale, seguita da un istruttivo dibattito con i produttori del film, i fratelli Eric et Nicolas Altmayer.
La serata si distende sulle note struggenti di Mostar Sevdah Reunion, band proveniente dalla limitrofa Bosnia-Erzegovina, contraddistinta dall'eredità orientale fusa alla “ black bile”.
In data 20 gennaio Küstendorf incontra un ospite d'eccezione, Thierry Frémaux, Delegato Generale del Cannes Film Festival.
Frémaux e Kusturica offrono una lunga riflessione in merito alla direzione attuale del cinema.
I due maestri condividono la posizione secondo cui a oggi, attraverso il supporto tecnico delle nuove tecnologie, tutti possono “fare un film”. Tuttavia altra prospettiva è il “Creare Cinema” nel senso ortodosso del termine, competenza che nasce esclusivamente da una profonda formazione professionale e umana.
Segue poi la proiezione dello short movie “Broken Night” accompagnato da un intervento degli autori: il famoso sceneggiatore e regista messicano Guillermo Arriaga e il blasonato Direttore della Fotografia polacco Janusz Kamiński.
La serata si chiude con una performance di Emir Kusturica e de The No Smoking Orchestra, la band di stile “tecno–rock tzigano”, di cui lo stesso Emir è chitarrista. Grande successo, naturalmente!
È importante sottolineare come la prima tournée italiana ed europea de The No Smocking Orchestra, ebbe luogo grazie alla Fondazione Solares delle Arti, di cui Emir Kusturica è Presidente Onorario. Da qui il legame che il regista serbo mantiene con l'Italia.
In data 21 gennaio, nell'anfiteatro assistiamo alla proiezione di “Miss Violence” (2013) del promettente filmaker greco Alexandros Avranas, seguito da un dinamico workshop.
Si tratta di un film che, pur realizzato a basso costo, presenta un proprio stile di qualità. Si ispira a una durissima vicenda reale di violenza familiare occorsa in Germania e divulgata solo in tempi recenti. La serata si anima della presenza e performance dei veri protagonisti musicali del Festival, Mahala Rai Band, la band di gitani autentici, tanto cari a Kusturica e famiglia. Schietta “ovazione” per i Rom, provenienti dagli avamposti di Bucarest, con la loro musica di malinconia e speranza.
Il 22 gennaio è una delle giornate chiave del Festival. Paolo Sorrentino viene accolto con una vera e propria standing ovation nell'anfiteatro, dove assistiamo alla proiezione de “La Grande Bellezza” (2013), già vincitore del Golden Globe nonché candidato all'Oscar (che si sarebbe di lì a poco aggiudicato come miglior film in lingua straniera).
Durante il corrispettivo workshop, c'è un folto gruppo di cinefili italiani e Sorrentino è di una disponibilità squisita. La serata è animata dal concerto di Zaz, la cantautrice francese dallo stile gipsy swing misto a un hot jazz, già famosissima in Serbia.
Siamo al 23 gennaio, ultimo giorno del Festival. Nell'anfiteatro assistiamo alla proiezione del film “Major” (2013) del regista e attore russo Yuri Bykov, seguito da un vivace workshop tenuto dalla stesso. A seguire la premiazione degli short movies in gara.
Vincitore del primo premio, ossia dell'Uovo D'Oro è stato il film “The Exibition “ (Slovacchia, 2013) dei giovani film director Andrrej Kolencik e Peter Beganyi.
Presenti il Presidente di Giuria Bérénice Bejo e un ospite d'onore, il Ministro della Cultura in Serbia, Ivan Tasovac, famoso pianista e Direttore della Filarmonica di Belgrado.
E per finire un “Underground Party”, aperto indistintamente a tutti con balli gitani intorno alla tavola di Emir Kusturica.
Il Küstendorf Film and Music Festival offre una prospettiva nel concepire e condividere l'arte, la musica e il cinema, in maniera professionale e alternativa. E questa 7a edizione si è rivelata particolarmente incisiva.
Parte delle immagini sono state catturate con una Nikon COOLPIX S6200, le restanti con una reflex Nikon F100 a pellicola quindi acquisite con apposito scanner per negativi.